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VIAGGI

“Si disciolgono i volti nella memoria, restano nubi di frammenti più che altro sono le figure, minute o imponenti, dietro un vetro o al sole, forme abbracciate a imprimersi negli occhi. i corpi ancora palpabili, luoghi semoventi negli spazi, che si abbracciano, punirono, accarezzarono e che ancora chissà, ci circondano con altre forme e movenze. ma altri. ricordare i genitori da giovani, come riuscire se non con l’aiuto di foto e ritratti? dinnanzi alla devastazione di cui si vergognano pur abbandonati e indifesi, nell’immobilità nelle iterazioni ossessive di parole e raccomandazioni ancora uguali. quanti volti riusciamo più che a ricordare a reimmaginare solari, mesti, in ombra? quanti tipi umani abbiamo conosciuto o sentito narrare nelle occasi oni conviviali, amici di famiglia mai v isti che, eppure, restano più vividi miti di chi frequentammo per anni? quanti ne vogliamo salvare e trattenere nel nostro album e in che posa?” 

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